Nel bianco e nero di Raúl Cantú il mondo si sottrae allo sguardo e allo stesso tempo si rivela.
Le sue immagini sospendono il giudizio: tra luce e ombra, apparizione e ritiro, costruiscono uno spazio dove il silenzio respira e il tempo si dilata. Fotografare, per Cantú, è lasciare che l’immagine trovi la sua eterna attesa

Paola Guillén Crespo cattura l’ombra e la luce con uno sguardo etereo, dolce e malinconico. Nel suo bianco e nero mosso, le immagini respirano, tremano e invitano a guardare oltre la superficie, dove realtà taciute e memorie sospese si trasformano in poesia visiva. Un universo fotografico dove il tenebroso è una continua rivelazione

Nel buio della pellicola erotica britannica, Clarke trasforma il desiderio in visione, raccontando fragilità, ossessioni e tormenti. I suoi scatti, intensi e teatrali, riflettono un dolore profondo che lo ha accompagnato fino al suicidio nel 2006. La sua opera, colma di sofferenza, continua ancora ad emozionare

Yael Martínez racconta la vita dei migranti bloccati in Messico, intrappolati tra violenze, rapimenti e diritti negati. Echoes of Uncertain Silence costringe a guardare ciò che la politica preferisce ignorare. Una testimonianza potente, esposta a Cortona On The Move fino al 2 novembre, che continua a circolare e a far discutere online, imponendosi come uno dei temi più rilevanti di questo fine anno

Giorgia Lisi attraversa le ombre del folklore meridionale, catturando paura e mistero in fotografie rituali. Luci dure, luoghi desolati, figure sospese: ogni immagine invita a guardare dentro il buio, a confrontarsi con ciò che normalmente sfugge allo sguardo

Pierluigi Ortolano scava nel bianco e nero come fosse materia ruvida, non superficie da addomesticare. Immagini taglienti, che costringono a guardare dove solitamente distogliamo lo sguardo. Un lavoro che trasforma Madeira e altri luoghi in teatri d’ombre